Tutela dei Minori e Cura dei Legami La conduzione dei Gruppi di Parola per i figli di genitori separati

La separazione rappresenta un evento critico non solo per la coppia, ma per tutto il corpo familiare, specie in presenza di figli minori di età. Sebbene la ricerca scientifica abbia dimostrato che non esiste un legame deterministico tra la separazione/divorzio e lo sviluppo di forme di disagio psicologico e relazionale dei figli, sulla scia delle positive esperienze condotte in Canada e in Francia, appare necessario adottare e diffondere delle risorse che consentano ai bambini e ai ragazzi che affrontano la disgregazione del loro nucleo familiare, di disporre di un tempo e di un luogo per elaborare i loro vissuti emotivi connessi alle grandi trasformazioni che si trovano a vivere.

Su queste tematiche il gruppo di lavoro della Facoltà di Psicologia dell'Università Cattolica, promosso e aggregato dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, dall'Alta Scuola di Psicologia "Agostino Gemelli" e dal Servizio Clinico per la Coppia e la Famiglia, ha  sviluppato negli  ultimi vent'anni un consistente know-how scientifico ed operativo ed ha prodotto un'importante attività di ricerca e di formazione, ma anche  la  sperimentazione e la validazione di modelli di intervento clinico nell'ambito della Mediazione Familiare, della Psicoterapia e della Consulenza Tecnica.

Il Gruppo di Parola è uno strumento pensato per accogliere e rispondere in modo specifico ed originale ai bisogni dei figli di genitori separati. Esso si configura come uno "spazio transizionale ed intermedio" tra il prima e il dopo della separazione e della riorganizzazione familiare, e permette ai figli di dare parola alla sofferenza connessa alla rottura dell'unità familiare e consente loro di agire un ruolo attivo nella vicenda separativa e di attribuirle un significato comprensibile. Il Gruppo di Parola, non ha finalità terapeutiche, né risolve magicamente tutti i problemi connessi alla separazione, ma rappresenta una risorsa fondamentale per dare un nome alle emozioni ed alle difficoltà sperimentate dai figli, per ipotizzare delle possibili soluzioni, per incentivare la comunicazione dei bambini e dei ragazzi con entrambi i genitori e per rafforzare il sentimento di appartenenza dei minori al nucleo familiare.

L'incontro e la collaborazione con l'Associazione OHANA rende possibile proporre nel territorio di Genova un'iniziativa di ricerca e di formazione, finalizzata a diffondere presso gli operatori giuridici e psicosociali la conoscenza di questa pratica innovativa e del corpus di conoscenze teoriche ed empiriche che la sostengono.

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