“Le parole sono atti identitari che definiscono ciò che siamo e quello che ci circonda ma se non hai i vocaboli per raccontarti perché non trovi una rappresentazione tangibile, definirti, e dunque esistere, è molto più difficile" (Podcast - Morgana).
È il processo di individuazione delle competenze, primo atto del percorso IVC, a dare dignità a chi porta la propria esperienza. È in una logica di tutela del diritto e della dignità professionale e personale che inseriamo il nostro sguardo di neo-certificatori.
C'è forse il bisogno di cambiare il modello di sistema dell’apprendimento passando da una logica lineare nella produzione del sapere ad una circolare, manutentiva e accrescitiva. Una logica in cui far dialogare, oltre al sapere "iniziale", quello che si genera in contesti esperienziali e quello "integrativo", progettualmente scelto nella manutenzione della propria professionalità. Un tassello centrale è la possibilità di rendere evidenti, percepibili e consapevoli gli apprendimenti in ambiti informali e non formali. Questo è un processo che non può essere solo ex post ma che deve sostanziare e accompagnare quotidianamente il lavoro con pratiche di riflessione.
Anche per noi ex allievi è da subito apparso necessario coniugare, nella manutenzione del nostro essere professionisti, il bisogno di stare nel dibattito culturale attorno al tema della certificazione ed, al contempo, agire pratiche di manutenzione professionale. Un processo che non si limiti alla mera possibilità di aggiornamento normativo ma che consenta di partecipare alla costruzione di una comunità di pratiche, che sia in grado di generare un sapere nuovo rileggendo, attualizzando e generalizzando sia le esperienze, prassi e metodi sviluppati individualmente, sia confrontandosi con altri luoghi di produzione, di pensiero e sapere.
Un modello di laboratorio di ricerca che, maturando nel tempo, ha raggiunto la consapevolezza di un sapere diffuso, in cui la condivisone tra i partecipanti (abbiano essi avuto il ruolo di docenti, discenti o testimoni) appare sfumata in una logica di reciproche domande e sollecitazioni. Un patrimonio collettivo da costruire nella condivisone di saperi, esperienze e sperimentazioni che interroghi, in una dimensione dialogica, testimoni di vari settori del mondo del lavoro e della formazione, e che contribuisca al dibattito e alla diffusione della cultura della certificazione delle competenze.
I nostri scambi:
I nostri dialoghi:
Gli incontri ci hanno visto dialogare con: